La collaborazione di Linificio e Canapificio Nazionale con Terre de Lin è stata un percorso fruttuoso, segnato negli ultimi anni da diversi progetti significativi.

Le due realtà hanno unito le forze nella coltivazione e nella stigliatura del lino per la meticolosa riproduzione della Sacra Sindone, un progetto che richiedeva non solo precisione, ma anche profondo rispetto per la tradizione. Il progetto Lino in Val Gandino, iniziato nell’aprile 2020 con la semina del primo campo, aveva l’obiettivo di riscoprire e valorizzare la coltivazione e la cultura del lino nella regione, e di creare copie certificate in scala 1:1 della Sacra Sindone. Questa iniziativa locale, sostenuta dal Centro Internazionale di Studi sulla Sindone (CISS) e da Linificio e Canapificio Nazionale, ha non solo permesso di ripristinare la coltivazione del lino in Italia, ma ha anche contribuito a promuovere metodi di coltivazione sostenibili e a fornire agli agricoltori italiani semi e know-how di Terre de Lin.

Inoltre, la collaborazione è stata fondamentale per reintrodurre nel nostro Paese la coltivazione della fibra, con l’obiettivo di sviluppare un filato 100% italiano, il Lino d’Italia. Terre de Lin ha fornito un supporto completo agli agricoltori, condividendo metodi agricoli avanzati e fornendo loro semi di alta qualità.

Il progetto del filato 1873-The Ould Linen e l’iniziativa Blockchain sono esempi emblematici dell’approccio innovativo di Linificio e Terre de Lin. In particolare, il progetto blockchain ci ha permesso di tracciare il percorso del lino dal campo al filato, garantendo trasparenza e sostenibilità a ogni passaggio.

Queste collaborazioni sottolineano l’impegno condiviso dalle due realtà per la sostenibilità, l’innovazione e la rinascita delle pratiche tradizionali nella produzione di lino. Attraverso la partnership si preserva l’eredità del lino e si apre la strada a un futuro più sostenibile nell’industria tessile.